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Referendum 2025: opzione di voto all’estero per ELETTORI TEMPORANEAMENTE RESIDENTI IN POLONIA

Ove presentino regolare opzione DIRETTAMENTE AL PROPRIO COMUNE DI ISCRIZIONE NELLE LISTE ELETTORALI entro il 32° giorno antecedente la data delle votazioni in Italia, possono essere ammessi al voto per corrispondenza ricevendo il plico elettorale contenente le schede per il voto all’indirizzo di temporanea dimora all’estero.

  1. i cittadini italiani residenti in Italia che, per motivi di lavoro, studio o cure mediche, si trovano, per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data delle votazioni, in un Paese estero;
  2. i cittadini italiani residenti in altra circoscrizione consolare e iscritti AIRE che, per motivi di lavoro, studio o cure mediche, si trovano, per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data delle votazioni, in una circoscrizione consolare diversa da quella di residenza permanente;
  3. il personale delle Forze armate e di polizia impegnato in missioni internazionali (di cui all’art. 4-bis, comma 5, L. 459/2001);
  4. il personale dello Stato in servizio all’estero (di cui all’art. 1, comma 9, L. 470/1988);
  5. i familiari conviventi delle summenzionate quattro categorie.

 

Per esercitare il proprio diritto di voto per corrispondenza, tali elettori dovranno far pervenire AL COMUNE d’iscrizione nelle liste elettorali un’apposita opzione entro il 7 maggio 2025.

L’opzione (esercitabile tramite il modulo allegato) deve essere inviata AL COMUNE per posta, posta elettronica ordinaria o certificata, oppure fatta pervenire a mano, sempre AL COMUNE, anche da persona diversa dall’interessato.

L’opzione, obbligatoriamente corredata di copia di documento d’identità valido dell’elettore, deve in ogni caso contenere l’indirizzo postale estero completo cui va inviato il plico elettorale, l’indicazione dell’Ufficio consolare di Varsavia competente per territorio e una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti per l’ammissione al voto per corrispondenza (ovvero di trovarsi – per motivi di lavoro, studio o cure mediche – per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento delle consultazioni in un Paese estero in cui non si è anagraficamente residenti, oppure che si è familiare convivente di un cittadino che si trova nelle predette condizioni).

L’opzione va resa ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445 (testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), dichiarandosi consapevoli delle conseguenze penali in caso di dichiarazioni mendaci (art. 76 del citato DPR 445/2000).

È possibile la revoca dell’opzione presentata secondo le modalità di cui sopra entro lo stesso termine del 7 maggio 2025. Si ricorda infine che l’opzione è valida esclusivamente per la consultazione elettorale/referendaria cui si riferisce (ovvero, in questo caso, il referendum dell’8 e 9 giugno 2025).