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Coronavirus-Covid 19

La risposta che il Governo italiano sta dando all’emergenza epidemiologica da COVID-19 e’ stata tempestiva, come riconosciuto anche da OMS e UE, e, soprattutto, improntata alla massima trasparenza e chiarezza nei confronti della comunita’ nazionale e dei partner internazionali.

L’Italia sta lavorando con i Paesi di confine per mettere a punto protocolli armonizzati e linee di azione condivise circa i controlli sulle persone in ingresso nei rispettivi Paesi. È pertanto preoccupante la proliferazione di notizie inaccurate ed allarmistiche sulla situazione sanitaria nel nostro Paese, le quali non rispecchiano la realta’ di un fenomeno di contagio che rimane significativamente circoscritto ad alcune aree all’interno di poche regioni.

Come dimostrano i dati, le aree dove sono state prese misure restrittive sono solo due, una in Lombardia e una in Veneto, ed interessano appena lo 0.05% del territorio nazionale. Vi sono altri casi, riconducibili ai due focolai di cui sopra, e nelle rispettive localita’ sono state prese misure calibrate a seconda della gravita’ della situazione (come la chiusura delle scuole o la sospensione delle manifestazioni sportive e culturali, soprattutto in un’ottica di prevenzione).
Si evidenzia inoltre che le persone risultate positive sono una esigua minoranza (4,8%) di quelle che sono state sottoposte ad esame, che ammontano a oltre 11.000. Si informa altresì che i turisti cinesi che erano stati, per primi, ricoverati a Roma e risultati postivi al coronavirus, sono tutti guariti, dopo un periodo di cura presso l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”.

Per maggiori informazioni, si rimanda all’allegata infografica, al sito web www.esteri.it  e al Focus curato dall’Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.

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