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Investire in Polonia

Imposta sul reddito delle persone fisiche (Podatek dochodowy od osób fizycznych)

Quest’imposta è regolata dalla legge del 26 luglio 1991 (Testo Unico in G.U. 2010, n. 51, pos. 307 e n. 57, pos. 352).

Sono soggette all’imposta:

  • le persone fisiche residenti in Polonia, ovverosia chi abbia in Polonia il centro dei propri interessi personali ed economici o viva in Polonia per più di 183 giorni nell’arco dell’anno fiscale (in questo caso la tassazione viene effettuata su tutti i redditi, indipendentemente da dove essi sono stati prodotti);
  • le persone fisiche non residenti in Polonia, limitatamente ai redditi prodotti sul territorio polacco.

Sono soggetti all’imposta tutti i tipi di redditi percepiti dalle persone fisiche, ad eccezione di quelli esenti da tassazione conformemente a quanto previsto dalla normativa tributaria.
Per reddito s’intende la differenza fra gli introiti complessivi e i costi sostenuti per realizzarli (es. costo dei mezzi pubblici impiegati per raggiungere il luogo di lavoro) in un dato anno fiscale.
La normativa fiscale stabilisce che, successivamente alla conclusione dell’anno fiscale ed entro il 30 aprile di quello successivo, i contribuenti sono tenuti a trasmettere all’Amministrazione tributaria le dichiarazioni relative al reddito realizzato durante l’anno fiscale in oggetto.
L’imposta sul reddito da lavoro dipendente delle persone fisiche è trattenuta mensilmente dal datore di lavoro e versata all’Amministrazione tributaria entro il giorno 20 del mese successivo.
Tra Italia e Polonia esiste un accordo per evitare la doppia tassazione in materia di imposte sul reddito, firmato il 21 giugno 1985 ed entrato in vigore il 26 settembre 1989.

Aliquote dell’imposta sul reddito delle persone fisiche per l’anno 2012

Base imponibile in zloty  (zl) Imposta
da —  a 85.528 18% meno detrazione fiscale di 556,02 zl
da 85.528 a — 14.839,02 zl + 32% del reddito eccedente 85.528 zl

Le persone fisiche che conducono un’attività economica possono optare per un sistema di tassazione forfetario con l’applicazione di un’aliquota proporzionale del 19%.
Un’aliquota proporzionale (del 19 o del 20%) può essere applicata anche nel caso di determinate tipologie di redditi da capital gain e di redditi percepiti da persone fisiche non residenti (1).

Contributi sociali e previdenziali

I lavoratori dipendenti e i datori di lavoro, entro il giorno 15 del mese successivo, sono tenuti anche a versare i seguenti contributi al sistema sociale e previdenziale:

Contributi (espressi in percentuale
del salario lordo mensile)
Totale A carico del
lavoratore
dipendente
A carico del
datore
di lavoro
Contributi pensionistici 19,52% 9,76% 9,76%
Contributi d’invalidità 8,00% (2) 1,50% 6,50%
Assicurazione sanitaria 9% 9% (3)
Assicurazione contro la malattia 2,45% 2,45%
Assicurazione contro gli infortuni 0,67% –
3,33%
0,67% –
3,33% (4)
Fondo pensioni-ponte 1,5% (5) 1,5%
Fondo del lavoro 2,45% 2,45%
Fondo di garanzia per i lavoratori
dipendenti
0,10% 0,10%

Assenze per malattia o maternità

Periodo di assenza A carico del datore di lavoro A carico dell’Istituto di
Previdenza Sociale polacco (ZUS)
Note
Dal 1. al 33. giorno di malattia del lavoratore dipendente che non ha compiuto 50 anni 80% del salario medio degli ultimi 12 mesi          – 100% qualora si tratti di malattia professionale, malattia in caso di gravidanza, donazione di organi o maternità
Dal 34. al 182. giorno di malattia del lavoratore dipendente che non ha compiuto 50 anni          – 80% del salario medio (70% in caso di degenza ospedaliera) Nei casi specifici questo periodo può essere prolungato fino a 270 giorni
Dal 1. al 14. giorno di malattia del lavoratore dipendente che ha compiuto 50 anni 80% del salario medio degli ultimi 12 mesi         – 100% qualora si tratti di malattia professionale, malattia in caso di gravidanza, donazione di organi o maternità
Dal 15. al 182. giorno di malattia del lavoratore dipendente che ha compiuto 50 anni    – 80% del salario medio (in caso di degenza ospedaliera: dal 34. giorno di malattia è pai al 70% del salario medio) Nei casi specifici questo periodo può essere prolungato fino a 270 giorni


Imposta sul reddito delle persone giuridiche (Podatek dochodowy od osób prawnych)

Quest’imposta è disciplinata dalla legge del 15 febbraio 1992 (G.U. del 2000, n. 54, pos. 654 e successive modifiche).  Soggetti passivi di tale imposta sono:

  • le società aventi sede legale o amministrativa in territorio polacco (in questo caso la tassazione viene effettuata su tutti i redditi, indipendentemente da dove essi sono stati prodotti);
  • le società non aventi sede legale o amministrativa in Polonia, limitatamente ai redditi prodotti sul territorio polacco.

Sono esenti da tassazione i redditi prodotti dai fondi d’investimento polacchi (inclusi i fondi che investono nel settore immobiliare).
Le società operanti nelle Zone Economiche Speciali (ZES), qualora ottemperino alle condizioni stabilite in materia (v.si scheda “Incentivi agli investimenti”), sono anch’esse beneficiarie di esenzioni che, a seconda delle Regioni dove si sono insediate, variano dal 30 al 50%:

  • dei costi d’investimento sostenuti nel periodo di realizzazione dell’investimento nella ZES;
  • dei costi sostenuti nell’arco di due anni per la creazione di nuovi posti di lavoro.

La regola generale stabilisce che l’oggetto dell’imposizione è costituito dalla differenza fra gli introiti e i costi sostenuti per realizzarli oppure per mantenere o garantire le relative fonti.
La tassazione avviene mediante applicazione di un’aliquota proporzionale, che è stata progressivamente ridotta fino ad attestarsi al 19% della base imponibile.
La dichiarazione annuale dei redditi (CIT-8) deve essere consegnata entro i tre mesi successivi alla chiusura dell’anno fiscale.
Il pagamento delle imposte avviene, invece, mediante pagamenti mensili (trimestrali qualora la società abbia un turnover annuo entro la soglia di 1.200.000 euro) in acconto e un versamento a saldo al termine dell’esercizio fiscale, anche in questo caso entro i tre mesi successivi alla chiusura dell’anno fiscale.

Imposta sul valore aggiunto (VAT)

La legge dell’8 gennaio 1993 che regolava l’imposta sul valore aggiunto è stata sostituita, dopo l’ingresso della Polonia nell’Unione Europea, dalla legge dell’11 marzo del 2004 (G.U. del 2004, n. 54, pos. 535 e successive modifiche), che ha modificato la disciplina fiscale polacca sull’IVA, allineandola a quella comunitaria. Successive disposizioni di legge – le ultime delle quali risalenti al dicembre 2010 – hanno apportato modifiche alla sopracitata normativa.

Tutti i soggetti che intendono svolgere attività tassabili sono tenuti a registrarsi quali contribuenti IVA prima di effettuare la loro prima fornitura soggetta a imposta. Possono essere esentati i contribuenti che, nel corso dell’anno fiscale di riferimento, non abbiano superato un fatturato imponibile di 150.000 zloty.

Il versamento dell’imposta ha frequenza mensile (con possibilità di optare per una trimestrale qualora le vendite annue siano entro la soglia di 1.200.000 euro) e deve essere effettuato entro il giorno 25 del mese successivo a quello (o al trimestre) di riferimento.
I contribuenti che effettuano transazioni commerciali di beni con altri Paesi UE e forniscono servizi per i quali l’assolvimento dell’imposta spetta al committente sono tenuti a presentare i relativi elenchi riepilogativi delle cessioni e degli acquisti intra-comunitari a cadenza mensile (con possibilità di optare per una trimestrale nel caso non vengano superate determinate soglie percentuali).
Essi devono inoltre inviare i modelli INTRASTAT alle Autorità doganali entro il giorno 10 del mese successivo a quello durante il quale è avvenuta la transazione.

In data 1 gennaio 2011 sono entrate in vigore nuove aliquote, con durata triennale sino al 31 dicembre 2013. Le principali nuove aliquote sono le seguenti:

  • aliquota ordinaria del 23%;
  • aliquota ridotta al 8% sui seguenti beni e servizi: generi alimentari, prodotti medici e farmaceutici, servizi alberghieri e di ristorazione, edilizia residenziale;
  • aliquota ridotta al 5% su prodotti agricoli non trasformati e sui generi alimentari di base (pane fresco, latticini, alcuni prodotti a base di carne, prodotti a base di farina (come grano e pasta) e succhi;
  • aliquota ridotta allo 0% su forniture intra-comunitarie di beni ed esportazioni di beni in Paesi extra-comunitari.

E’ stata inoltre applicata una aliquota del 5% sui libri e pubblicazioni specializzate.

Di regola – sebbene con diverse eccezioni – sono esenti dall’IVA anche i servizi forniti a soggetti che conducono attività economica non aventi sede o non residenti in Polonia.

(1) Trattasi di redditi provenienti da: membership in Consigli d’Amministrazione o di Supervisione; attività d’intrattenimento e sportive; servizi contabili, di consulenza e legali; attività pubblicitaria; know-how; ecc.
(2) Vi è un limite annuale ai contributi pensionistici e d’invalidità, che nel 2012 ammonta a 105.780 zloty.
(3)  L’imponibile per il calcolo dei contributi per l’assicurazione sanitaria costituisce lo stipendio mensile lordo, da cui viene detratta la somma dei contributi pensionistici, d’invalidità e dell’assicurazione contro la malattia.
(4) Nel primo anno di attività economica del datore di lavoro è applicabile un’aliquota dell’1,67%.
(5) I contributi al Fondo pensioni-ponte sono dovuti nel caso di lavoratori dipendenti nati dopo il 31 dicembre 1948 e operanti in speciali condizioni di lavoro.