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REFERENDUM 17 APRILE 2016: AGGIORNAMENTO IMPORTANTE ED INDICAZIONI UTILI PER GLI ITALIANI IN POLONIA

È stato fissato al 26 febbraio prossimo il termine per esercitare la c.d. “opzione”, ovvero per indicare dove si intende ricevere il plico elettorale. In particolare:

1. Chi è residente in Polonia ed intende ricevere il plico in Polonia non dovrà occuparsi di nulla, ma solo assicurarsi di aver comunicato alla Cancelleria consolare eventuali variazioni di residenza (si prega, in caso, di scrivere immediatamente ad anagrafe.varsavia@esteri.it per comunicare il nuovo indirizzo, allegando una copia del proprio documento di identità).


2. Chi risiede in Polonia ma si troverà in Italia alla data del referendum ed intende votare là, dovrà trasmettere a questa Cancelleria consolare un’apposita dichiarazione su carta libera che riporti: nome, cognome, data e luogo di nascita, luogo di residenza, indicazione del comune italiano d’iscrizione all’anagrafe degli italiani residenti all’estero, l’indicazione della consultazione per la quale l’elettore intende esercitare l’opzione. La dichiarazione deve essere datata e firmata dall’elettore e accompagnata da fotocopia di un documento di identità del richiedente; potrà essere inviata per posta, per telefax, per posta elettronica anche non certificata (elettorale.varsavia@esteri.it), oppure fatta pervenire a mano al Consolato anche tramite persona diversa dall’interessato.


3. Chi si trova in Polonia per un periodo di almeno tre mesi, per lavoro, studio o cure mediche, ed intende votare per il referendum in Polonia, dovrà scrivere al Comune di iscrizione elettorale (e non a questa Cancelleria consolare). La comunicazione dovrà contenere gli stessi elementi indicati al punto n.2 e, in più, indicare l’indirizzo estero cui va inviato il plico elettorale, l’ufficio consolare di riferimento (ovvero per la Polonia l’Ambasciata d’Italia a Varsavia) ed una dichiarazione (autocertificazione) attestante il possesso dei requisiti per l’ammissione al voto per corrispondenza.

Il termine del 26 febbraio è inderogabile e le operazioni di cui sopra sono indispensabili per garantire il diritto al voto di chi e’ all’estero.